Incontriamo il team di TDox –
Davide Simonazzi

Eccoci con il nostro appuntamento dove incontriamo il team di TDox e scopriamo di più sulle persone che lavorano in While True e come si relazionano con le attività che svolgono quotidianamente.

Conoscere meglio chi solitamente non appare in prima pagina, ci fa capire quanto lavoro e quanto impegno ci sia dietro alla piattaforma TDox e alle soluzioni custom dedicate ai clienti. Ecco, quindi, che oggi abbiamo potuto intervistare Davide Simonazzi, Senior Software Developer & Analyst, che ci ha raccontato il suo lavoro e ha fatto un po’ il punto sulla digitalizzazione delle aziende in Italia, dato che ha modo di interagire con i clienti per la realizzazione di progetti customizzati.

Tanti gli spunti che abbiamo potuto ricavare dalla chiacchierata con Davide e che vogliamo condividervi invitandovi a leggerla.
Buona lettura!



Ciao Davide, grazie per essere qui con noi. Vorremmo iniziare chiedendoti un po’ di te: qual è il tuo percorso formativo e come sei arrivato in While True?

Ciao a tutti! Ho visto l’azienda nascere e ho seguito i suoi cambiamenti e la sua evoluzione nel corso tempo.

Per quanto riguarda il mio percorso formativo, ho cercato negli anni di occuparmi di diverse attività, che spaziassero dal supporto a lungo termine di alcuni applicativi, alla pura consulenza di progetto/processo, passando poi per lo sviluppo.

Questo mi ha permesso di diventare molto flessibile nelle mie attività e di avere una visione il più possibile ampia dei processi interni alle varie aziende, delle loro implicazioni e dei loro impatti sugli utenti finali.



Come ti trovi a lavorare in questa azienda?

Mi trovo molto bene, ci sono grande collaborazione, coesione e rispetto tra i colleghi. L’ottimo rapporto con i colleghi è qualcosa di fondamentale a mio avviso per vivere serenamente il proprio lavoro.

Gli ultimi anni sono stati molto pesanti per tutti a livello personale a causa della pandemia, dei lockdown e dei cambiamenti che, per forza di cose, abbiamo dovuto tutti apportare ai nostri stili di vita.

Questo ha portato anche ad alcuni cambiamenti e benefits aggiuntivi per i dipendenti.
Difatti, l’azienda ha scelto di mantenere attivo lo smart working anche post lockdown, permettendo una migliore gestione del rapporto vita-lavoro dei dipendenti.

Da qualche mese è anche presente una nuova palestra aziendale a nostra disposizione, estremamente utile per “staccare” e liberare la mente. “Mens sana in corpore sano” si potrebbe dire.

Credo fortemente che l’azienda sia in crescita e stia andando nella direzione giusta!



Quali sono le attività che svolgi quotidianamente?

Come accennato in precedenza, mi occupo di diverse attività, come il supporto a lungo termine di alcuni dei nostri applicativi, che è un’attività molto importante, sia per mantenere la loro funzionalità, che per valutare le esigenze dei clienti e la necessità di nuove evoluzioni degli applicativi.

Dopodiché, mi dedico all’analisi e allo sviluppo di soluzioni custom che si adattino il meglio possibile alle esigenze dei clienti.

Infine, c’è l’attività di consulenza, fondamentale per indirizzare il cliente alle migliori soluzioni possibili e per ottimizzare i propri processi.



Quali sono, invece, le maggiori difficoltà che riscontri nel tuo lavoro?

Capita spesso che alcuni clienti siano molto “diffidenti”. La causa principale è la paura del cambiamento, il classico “abbiamo fatto sempre fatto così quindi deve essere per forza il metodo migliore!”, dimenticandosi che cambiare, anche rischiando, è spesso l’unico modo di migliorare ed evolversi.

L’altro problema, invece, è legato a esperienze pregresse, ovvero l’essersi affidati a consulenti o prodotti inadatti alle esigenze della propria azienda. Posso capire la problematica, ma credo che se si voglia migliorare sia necessario fare uno sforzo e cercare la soluzione giusta, senza demordere solo perché un’esperienza è stata negativa.



Puoi raccontarci, anche a grandi linee, su che tipologie di progetti hai lavorato?

Negli anni ho lavorato spesso su progetti nell’ambito della logistica e della tracciabilità del prodotto, system integration, cloud migration e digitalizzazione dei processi.

Tutti lavori importanti che mi hanno permesso di conoscere ancora più approfonditamente ambiti come, ad esempio, quello logistico dove ho potuto apprendere alcune delle complicazioni che le realtà che operano in quell’ambito possono riscontrare.







Dato che hai a che fare con clienti di multinazionali, qual è la tua opinione riguardo lo sviluppo digitale delle aziende? C’è ancora tanto da fare?

Alcune grosse aziende stanno muovendo qualche passo nella giusta direzione, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto per abbattere alcuni vecchi preconcetti su complessità e costi del processo di trasformazione digitale.

Il passaggio al digitale può essere un investimento importante in termini di spesa, ma bisogna anche considerare i vantaggi che esso può apportare nel medio/lungo periodo. Le aziende che hanno fatto questo passo anni fa, oggi raccolgono i frutti.



Quali sono, a tuo parere, le difficoltà che le aziende italiane riscontrano quando si interfacciano con il digitale?

Alcuni degli scogli principale sono l’idea che la trasformazione digitale dei processi sia qualcosa di traumatico ed estremamente complesso e la politica dell’ “abbiamo sempre fatto così”: spesso non ci si rende conto di quanto tempo (e quindi soldi) si vanno a sprecare ogni giorno appoggiandosi a processi manuali obsoleti.



Dato che TDox si occupa proprio di questo, ovvero trasformare processi analogici in digitali, cosa ne pensi della piattaforma?

TDox è un ottimo strumento che, grazie alla sua semplicità di utilizzo e alla sua flessibilità, permette di coprire molti processi aziendali. Per quanto, come già detto, molte aziende sono purtroppo ancora restie alla digitalizzazione dei propri processi, questo cambiamento porta solitamente molti vantaggi in termini di sprechi di tempo, perdita di informazioni e dispersione del lavoro.

La possibilità di creare moduli in modo super veloce e senza scrivere codice è sicuramente una caratteristica fondamentale, poiché permette di modificarli anche in corso d’opera e “aggiustare” ciò che non funziona, senza dover fare enormi spese.



Hai visto la piattaforma cambiare molto nel corso degli anni?

Decisamente! Nel tempo la piattaforma si è evoluta per essere il più possibile semplice da usare da usare per l’utente finale, ma allo stesso tempo per essere flessibile e coprire tutte le esigenze di cui l’utente potrebbe avere bisogno.

Oltretutto, l’inserimento della realtà aumentata per la raccolta dati o le nuove funzionalità come le Dashboards e i Workloads sono ulteriori elementi che dimostrano come la piattaforma sia viva e in continuo aggiornamento. Tutto per garantire una User Experience che sia sempre più completa e che riesca a essere semplice, chiara e intuitiva.



Per quanto riguarda i progetti attuali e futuri, puoi dirci di cosa ti stai occupando attualmente? Quali sono gli obiettivi futuri?

Al momento sto seguendo un paio di grossi progetti di integrazione, legati alla tracciabilità in ambito sanitario, per clienti esteri (Austria e Polonia).

Si tratta di progetti molto complessi che riguardano l’integrazione tra gli applicativi usati da diverse aziende. Analisi e implementazione andranno probabilmente a occupare i prossimi mesi.



Grazie Davide per l’intervista concessa, prima di salutarci ti vorremmo chiedere: come descriveresti TDox in tre parole?

User friendly digitalization.



Ringraziamo ancora Davide per la bellissima chiacchierata insieme e per aver condiviso con noi la sua esperienza, il suo lavoro e il suo punto di vista riguardo il mondo delle imprese e del loro rapporto con il digitale.

A noi non resta altro che ricordarvi di contattarci per scoprire di più su TDox, è sufficiente cliccare il bottone qui sotto. In alternativa, visitate il nostro sito o i nostri canali social dove potete leggere tutte le novità che riguardano TDox e la While True.

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